La Settimana della legalità nasce dal progetto Cantieri di dinamismo sociale, finanziato nell’ambito del bando regionale Cantieri di antimafia sociale.
Donato Gigante, il coordinatore del progetto, racconta il percorso che ha portato alla realizzazione del programma delle attività.
Servizio video di Valter Cirillo
Come nasce la Settimana della legalità?
La Settimana della legalità nasce dal progetto Cantieri di dinamismo sociale, finanziato nell’ambito del bando regionale Cantieri di antimafia sociale.
Questo progetto ha realizzato sul territorio di Palagiano diverse attività di sensibilizzazione e informazione sui temi dell’antimafia sociale.
Lo abbiamo fatto sviluppando tante attività formative di comunicazione, ma anche laboratoriali e tecniche con i giovani e giovanissimi di Palagiano.
In ogni caso, abbiamo portato avanti l’idea di presidiare il territorio offrendo tante opportunità ai ragazzi partendo dalla lettura delle sue peculiarità, sia come bisogni ma anche come opportunità.
Sembra un progetto molto ambizioso, come siete riusciti a realizzarlo?
Siamo riusciti nel nostro intento grazie all’impegno di tutti i collaboratori coinvolti e ai tanti partner che hanno contribuito alla realizzazione del nostro progetto.
Tra questi, oltre al Comune di Palagiano, l’associazione ZNS, l’IISS Quinto Orazio Flacco e la parrocchia SS. Annunziata, abbiamo ricevuto un apporto importante dall’associazione Luce & Sale.
La Settimana della legalità è il frutto proprio di questa sinergia, e per questo la consideriamo come la giusta chiusura di un percorso di lavoro di rete sul territorio, durato diversi mesi.
Cosa succede durante la settimana della legalità?
Anche nell’organizzazione di questa settimana, abbiamo voluto diversificare le attività, con l’obiettivo di interagire con quanti più destinatari possibile.
Per esempio, abbiamo previsto un laboratorio di fumetto per ragazzi, un’intera giornata dedicata allo sport, l’inaugurazione di un grande murales sulla facciata del municipio, un concerto di musica rap/hip-hop, ed altre occasioni di confronto più leggero su temi comunque importanti.
A queste attività abbiamo affiancato momenti di approfondimento e riflessione come la tavola rotonda sulla gestione dei beni confiscati, alla quale parteciperanno diverse autorità e testimonial istituzionali.
Abbiamo inaugurato il programma di iniziative lunedì 22 maggio alle 19, con una fiaccolata in ricordo delle vittime innocenti della mafia.
Qual è l’obiettivo comune di tutte queste attività?
Sicuramente vogliamo far riflettere i destinatari, giovani e meno giovani, e dimostrare che ci sono delle vie possibili, diverse e migliori rispetto a quelle che viviamo giornalmente.
Quindi, cerchiamo di promuovere quella che possiamo chiamare cultura della legalità, cioè una maggiore consapevolezza del nostro ruolo quotidiano di cittadini attivi e consapevoli.